[Ultima lettera del ciclo di Bartleboom. Bartleboom è un personaggio del libro Oceano Mare di Baricco, che scrive lettere d'amore ad una ipotetica donna che ama ma che non ha mai conosciuto. Mi sono divertito a scriverne qualcuna. Buona lettura!]
Mi sono svegliato vicino alla finestra ad osservare. Osservare la luna. E’ così che mi sono ritrovato stanotte, mi sono svegliato mentre il mio corpo era in piedi già da tempo, non so da quanto. Mi sono svegliato all’improvviso come se l’intero segreto del mondo cercasse di sfiorarmi oltre questo sottile strato di vetro.
E’ culla, o prigione?
La notte getta ombre lunghe dietro di me come se fossero: ali.
Mi siedo alla mia scrivania e prendo penna ed inchiostro, scrivo di me.
A cosa serve, scrivere?
Scrivo per alleggerire i pensieri che si staccano dal mio cervello, si depositano sul foglio e incidono parole che altrimenti si materializzerebbero come incubi vivi, ogni notte. Mi farebbero urlare perché il loro profumo è reale, reale come i desideri.
Scrivo perché non mi rileggo mai. Ho paura di conoscere a fondo la parte di me stesso che cerco di tenere nascosta. Lascio ad altri questo dolce supplizio.
Scrivo perché non posso fare altro – e scrivo, scrivo per me.
Hanna, questa è l’ultima lettera. E’ un addio. Sono un vigliacco, Hanna. Mi nascondo tra fraseggi d’amore e parole di seta mentre ogni giorno ti incontro, e non ho il coraggio di chiamarti.
Trovo tracce di te sulle donne che incontro per strada, nella locanda, sulle dune. Ne ho timore. Ho paura di riconoscerti in quei volti così diversi da quello che avevo dipinto nella mia testa, in quelle spiagge lontane dal mio piccolo veliero di carta. Velocemente si bagna e muore tra onde non conosciute. Cade giù, come le mie speranze.
Tremo. Non riesco a chiedere agli sguardi sconosciuti che si posano su di me se il loro nome è, se tu sei: la mia Hanna.
La ragazza della libreria, ha le tue labbra. Lo stesso rosso acceso. Il colore vivido di un cesto pieno di ciliege. Le sue labbra sono come le tue. Le stesse che ho desiderato mi sfiorassero le spalle, ogni notte – in questa stanza.
La donna che lavora al chiosco dei fiori, le sue mani. Le sue mani sono le tue. Mani morbide esplorano il mio corpo – le tue mani come mille insieme – cullano poi il mio viso. Mi socchiudono gli occhi quattro secondi prima di rinascere insieme a te, ogni volta. Le tengo strette tra le mie, un attimo dopo la passione. Ancora per poco. Non più, ora.
La finestra oltre la mia finestra. C’è un’altra locanda, vicino al mare. C’è una donna. Guarda verso la mia locanda. I suoi occhi, i tuoi occhi, Hanna. E lo sguardo si trasforma in tremule dita, come farfalle accarezzano il mio viso. Lo riscaldano. Sei tu. Hanna? Sei tu che mi stai venendo a cercare? Sono quelli i tuoi occhi, è quella la tua sete di me?
Non essere invidiosa della notte. Non è la mia amante, ma il nostro talamo. Solo tuo è il mio corpo, solo tuo è il mio tempo: il tuo tempo. Il nostro.
Solo tuoi sono i miei sguardi oltre il vetro. Accarezzo il mio respiro e spero che la luce della notte lo avvolga e riempia la tua stanza dei miei, dei miei respiri. E ogni notte mi addormento con te e mi risveglio nello stesso modo. Solo pensandoti, pensando a ciò che non ho mai visto, ma che conosco meglio di questa stanza, che mi ha ospitato in questi mesi.
Domani vado via.
Se sono tue quelle labbra color ciliegia, quelle mani vellutate, quegli occhi oltre questo vetro: mi cercherai. Capirai che sono andato via, e mi cercherai. E quando ci incontreremo, ti darò queste lettere, si mischieranno alle tue – perché un’anima leggera come la tua, anch’essa scrive – e ci abbracceremo stretti, ad occhi chiusi, mentre parole d’amore cadranno tutte intorno un po’ come pioggia lieve, un po’ come neve spessa, che non va via con nessun sole.
Addio, ed arrivederci.
Tuo, Bartleboom.
- FINE -
mi piace pensare a questa fine come fosse un nuovo inizio...
RispondiEliminale tue parole al solito si rincorrono aprendo le porte di un mondo bellissimo fatto di immagini e colori...
Complimenti Sario...la penna ormai fa parte di te!
è un finale che mi piace, come questa lettera. Io ti scriverei, anche solo per vedere se tutte le cose che dipingi esistono davvero :)
RispondiEliminaps.bravissimo :)
Quando ti leggo faccio fatica a pensare che hai poco più di vent'anni. La tua scrittura ha una profondità che spezza il respiro. Le parole dipingono poesie. :)Mi è piaciuta moltissimo questa lettera!
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