Non ci resta che restare - 63



Sfoglia il mio cuore, è una luna di carta accartocciata con le mie poesie. Con le mani.
Le mani con cui mi hai sfiorato, per tutte le volte che lo hai fatto, non sono più solo due ma cento mani, 
il mare di dita che hai attraversato per giungere da me.

Se risali per il filo dell'inchiostro, per le rime e le ballate che ho composto.
Se oltrepassi il fiume di parole, troverai me, all'inizio di tutto.
Con lo sguardo, cerco - te.
Con le mani, scrivo parole sottolineandole sulle tue scapole.

E mi ricordi che lo sguardo non è altro che interazioni nervose tra bulbi oculari e cervello;
 e il bacio muscoli che si abbracciano, 
e il sesso è l'orlo dei nostri corpi colmi che traboccano insieme.

I nostri corpi sono sangue, membra, ossa che si accostano, non ci sovrapponiamo mai, 
in equilibri liquidi sbilenchi, 
è solo un lento approssimarsi e fingere di crederci vicini.

(e questa notte, senza te dovrò restare.)

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