[Prima lettera del ciclo di Bartleboom. Bartleboom è un personaggio del libro Oceano Mare di Baricco, che scrive lettere d'amore ad una ipotetica donna che ama ma che non ha mai conosciuto. Mi sono divertito a scriverne qualcuna. Buona lettura!]
Cara Hanna,
tengo la penna con la mano e devo tremare perché le emozioni nascono dalla trepida tosse del mio cuore e cadono con l’inchiostro nero sulla pagina chiara, la segnano ed è come se raccontassero la sua vita, ed ogni rigo è un anno in più; ogni spazio è come l’attesa di un nostro incontro d’amore. Vorrei fermarmi a scrivere, leggermente prendere il foglio e, portandolo alla bocca, raccontargli ciò che sto per dirti. Imprigionare le parole che poi tu, sfiorandolo, evocheresti.
Mi manchi, Hanna.
Ho bisogno di te, con me. Le tue mani, sulle mie labbra.
Sento il ricordo dei lievi tocchi sulla mia pelle delle trepide dita, le tue. Lasciano brividi memori di sguardi cupidi in stanze vuote.
Sono venuto vicino al mare, in una locanda. Forse perché mi ricorda un po’ te, il lento morire dell’immenso in una piccola spiaggia dorata. L’amore è il lago senza limiti, lo spazio dei baci rubati e delle ultime carezze della notte. Dalla mia stanza l’odore della sabbia mi pizzica le narici. Assomiglia all’odore salato che sentivo scivolare sotto le mie labbra mentre il tuo corpo nudo era fulcro di tutti i miei desideri, come un uomo goloso in un grande banchetto di dolci alla panna.
Ricordo il tuo sguardo – i tuoi occhi d’altri mondi - chiedere pause di tregua nel gioco dell’amore, mentre il tuo corpo nudo mi chiedeva di continuare. Le sue forme si ammorbidivano sulla bramosia dei sensi, non c’era nulla oltre me.
Perché io e te, un'unica sola cosa. Noi due soli contro il vento freddo del Mondo. Sfioravo me stesso pur baciando te, sentivo il tuo cuore e non più il mio, battere nel lato sinistro del mio petto. Me lo avevi donato.
E poi i ricordi si fanno scuri, come il buio che chiudeva i nostri corpi nelle lenzuola. Non ti ritrovavo più, al mattino.
Eri sparita con le stelle.
Forse perché non esisti, Hanna. Ma so che presto ci sarai.
Tuo, Bartleboom.
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Un giorno Hanna, rispose. Dall'abile penna di Chiara, gustatevi la risposta. E ovviamente la ringrazio.
"La spiaggia. E il mare.
RispondiEliminaPotrebbe essere la perfezione..."
Non voglio aggiungere altro per non rovinare questo momento...
Uff ma avevo commentato ed è scomparso.....
RispondiEliminaVabbè lo ridico: il momento perfetto è un attimo di felicità che abbiamo già consumato o che ancora deve essere vissuto?
Mare e spiaggia sono una conrnice perfetta in ogni caso.
Bravissimo Sario!
Adesso ssshh che devo ammirare l'alba in riva al mare.
miri
La malinconia per qualcosa che non c'è e insieme la tangibilità di un amore, seppure immaginato...Così forte da farlo diventare reale. Il tutto intinto nella splendida suggestione del mare...Molto bello!
RispondiEliminaComplimenti :)
bella!
RispondiEliminabravo, tu e chiara avete una sincronia perfetta...
sabry