Cosa siamo diventati



Cosa siamo diventati
Io e te, che vengo a chiedertelo
Senza un perché
Come in quella notte seduti alla finestra
Col cielo pieno di stelle
E la tua pelle anche
Costellazioni da guardare
Se mi perderò, sapere dove andare
Per ritrovarmi, dentro di te

Cosa siamo diventati
Io e te, forse miscellanea
Di parole simili, di discorsi futili
Solo per non andare a dormire
Tenermi sveglio, è quello che sai fare
E starò sveglio e non ti lascerò
Andare

Cosa siamo diventati,
Me lo chiedi tu stavolta
E io ti rispondo che siamo giunti al termine
E abbiamo cominciato un'altra volta
Come di un treno che arriva al capolinea
Ma tu non scendi, si tira dritto fino alla prima

Cosa siamo diventati
E c’è da chiederselo adesso
Mentre il giorno cade a pezzi
E io che resto qui a guardare
Sarò il tuo cielo
In cui trovare nuvole distratte
Dalle forme assurde, da riconoscere
Sarà remare
Con il vento alle tue spalle, a darti forza
Per ricominciare

Cosa siamo diventati
E lo chiedo solo a me, adesso
Lotto contro me stesso
Perché è quello che so fare
Ti riconosco in mezzo agli altri
E non ti lascio andare

Cosa siamo diventati
Stranieri alieni, ma spero che sempre crederai
Alle parole che ti dicevo e che sono tue
Non permettere a nessuno
Di far passare mille anni
Prima di iniziare un'altra volta
Solo questa è la seconda,
Vedi ti dicevo, c’è sempre un tempo
Per ricominciare
Forse a capire, senza un perché,
Cosa siamo diventati.

(Io e te)

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