Indago cosa:
un pensiero, un verbo, un luogo ameno.
Strappo con gli occhi
gli spigoli delle cose
alla ricerca della mancanza:
frugo oltre la finestra
lo sguardo si posa sulle cose
ma non cattura.
Poi capisco l'inganno:
che per cercare il pezzo che manca
non devo sporgermi fuori, oltre questa carne
ormai battuta e stanca
ma rovistarmi dentro
e cercare nel vuoto tra le ossa
per ricompormi.
Casca la notte
come un drappo stanco e buio
fra le braccia degli uomini
mentre - sempre, essi stessi
si interrogano
ancora
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