Partenze e costellazioni di biscotti - 51


Aspetta, non andare.
Volevo solo dirti che io ci sono.
Anche solo per mangiare una pizza insieme.
Il silenzio ci accartoccerà le orecchie e non sapremo parlare.

Non è colpa mia se prendo sempre tutte le lenzuola, di notte. Forse perché spero di tirare anche te.

Rivestiti piano, voglio ancora guardarti negli occhi - non staccarti mai.

Così è l'ultima volta, come dici tu.
Non posso farci niente, non vuoi che venga con te.
Apri i cassetti vuoti - senti il legno che parla? - e riprenditi quello che è tuo.
I nostri respiri si sono uniti e hanno dissolto la stanza.
Oltre la finestra, non servono le parole. Forse vi verrò a trovare al parco, mentre lo dondoli e lui ride. Con lo stesso sorriso che hai tu, mentre chiudi a chiave questa casa e ti porti via anche me.
I mesi saranno lunghi come i chilometri di strada che farai, e non capisco il perché.
Avrei lasciato tutto, per te e me; e lui.
La stanza non ha più il soffitto e riusciamo a vedere le costellazioni, insieme.
Tu le vuoi conoscere e io le invento, indicandole con un dito.
Non esiste la costellazione dei biscotti, né quella delle nuvole, ma    mi facevano pensare a te, ora lo sai.
Perché vai? Rimani qui.
Il segreto di una donna che vuole tenere così un figlio della persona che dice di amare, non lo scoprirò mai. 
Tieni anche me, no?
Perché mi scarti via?
Cado nel sonno del tuo cuscino su cui non dormirai più.


3 commenti:

  1. *
    * *** non so quale costellazione sia questa, forse non esiste, ma ha di sicuro trovato casa qui.

    ...è scappata una stella * è per te!

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  2. Hai un tocco raffinato, te l'ho già detto?
    Sì! Ma te lo ridico... :)
    Bellissimo pezzo, bravo bravo bravo

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