Ti guardo guardare l'orologio
scuoti la testa
mi dici che non è preciso
ci sono sempre cinque minuti in avanti
per ricordarti di fare di fretta
Mi piacerebbe esser lancetta
scivolare in quel disco di vetro
e contarti le ore
i minuti
i secondi
essere tempo sgranato sopra il tuo polso
riaccordarti ad un passato che è il mio
poi mi dici che devi già andare
e ti guardo guardarmi
scuoti la testa
mi dici che non sono preciso
sono sempre indietro
di cinque minuti
e io ti dico
Lo sai che io e te ci dilatiamo:
sembriamo vivere su due estremità
di un pianeta
di una mappa
di un frutto rotondo
e quando mi sembra di essere al passo
di averti acchiappato
tu sei già altrove.
Immagine di Emiliano Ponzi
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