Spasmi di tempera- 46

Il mondo è una manciata di sguardi non corrisposti. Solo volti di tela vergine calpestano la strada - poi saltano dai ponti, grigi arcobaleni feriti. Si gettano in fiumi inquinati. 
Poi, tu. 
Basta uno sguardo, e mi vedi. Mi prendi la mano, senza voce. In mezzo a un milione di persone,

                                                hai scelto me,
                                                                ,et otlecs oh

mi prendi la mano ed è il nostro mondo. Chiudi il portone di questo palazzo nel centro di Roma, nessuno ci vede, ti importa? Prendimi la mano.

Dove mi baci,  tempera sarà. Sgorgherà magenta dalle tue labbra, verde pastello sulle dita - nel punto in cui mi sfiori, vedi? 
Il momento in cui piegherò le braccia, è acqua che scorre e ci bagna le parole. Baciami, baciami qui mentre ti dico Fai piano. E tutto diventa rouge.

Sono chiuso nel mio blu e non mi lascio andare.

Se solo.
Se solo per una volta non mi sentissi così solo. Se solo per una volta accadesse tutto alla luce del sole, senza l'ombra di un portone socchiuso su di noi. Se solo ogni volta non perdessimo tutto questo colore. Costretti a tenerlo chiuso in noi per la paura che qualcuno ci possa scoprire.

Se solo potessimo essere noi. E non due stranieri sconosciuti.


Sei solo, mi dici. Mentre vai via e mi lasci qui, nei miei spasmi di tempera. Mi asciugo con le mani i capelli, il viso, da tutti i nostri colori. Quello che hai preso tu - il magenta, lo so, ti piace tanto - ora giace sull'asfalto che bruci sotto i piedi. Sulle tue orme che ora ti rincorrono ancora. Unica benedizione che mi lasci.


Se solo ti potessi catturare con le parole, sarebbero parole scritte al contrario,
                                                                        .oi olos ieripac ehc
Non ti rivelerei come tu guardi il mondo. Se conoscessi il tuo segreto, smetteresti di cercarlo.
Se solo sapessi dove sei ora. Le tue impronte colorate arrivano fino al ponte. E poi svaniscono.

Ti lascio libera, nei tuoi respiri in bianco e nero, ora che i colori sono qui.
Girerò per la città, forse vicino al Colosseo, forse in piazza Navona. Tra i mille nonsguardi nascosti dalle macchine fotografiche. Che non catturano la realtà, l'evidenziano soltanto. Ti troverò ancora una volta, dove ci nasconderemo?

Lo spazio che occuperà il tuo corpo sarà ancora mio.


                                                                                                                                                        .oma iT






4 commenti:

  1. Quando ero piccola mi divertivo a leggere le parole al contrario. Volevo farle mie in qualche modo e allora lo facevo. Le rimescolavo.
    E le ricomponevo come un puzzle solo mio.
    La bellezza di continuare a farlo anche da grande sta nel fatto che si scopre di non essere soli a farlo :)

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  2. Sono felicissima di ritrovarti :)...e nel migliore dei modi!
    Bellissimo questo scritto, forse mi fa pensare a delle cose mai dimenticate...Perciò mi è arrivato dritto al cuore!
    Ormai sono una tua "fan"! :D

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  3. *___*

    Questo tuo modo di sentire e di raccontare l'amore mi ricorda molto quello di Pavese. Hai in te il suo struggimento.

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  4. Poi Tu.
    Tu che emozioni con il tuo tratto deciso e lieve insieme.
    Tu che nemmeno lo sai il segno che lasci.
    Inchiostro, come se lo imprimessi a fuoco.

    ps: sono io che torno a leggere, sempre.

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