Torneremo primitivi

Torneremo all’ultima volta

in cui calzavi delle scarpe 

persino troppo piccole

ma ti erano piaciute così tanto

le scorgevo sotto il tavolo,

le tue gambe accavallate

- avevo imparato di te

che ti costringevi a stare stretta

se qualcosa ti andava bene

ma se ci penso ancora meglio

forse non erano solo scarpe, 

era qualcos’altro a cingere

le tue vicissitudini - 

poi c’è stato quel momento

in cui il cameriere ci ha guardati

e ci ha chiesto se fossimo giunti al termine

e tu hai detto sì, 

con i tuoi occhi docili.

Torneremo allora indietro

a quel giorno in un parcheggio

in cui hai perso la tua calma

perché mi hai detto che non sapevi 

come uscirne

a me sembrava tanto semplice

e non capivo dove guardassi, ti dicevo:

“Stai perdendo il centro”, 

e poi hai tolto le mani dallo sterzo

e allora credo di aver capito.

E allora comincerò ancora più indietro

era forse il primo incontro

quando mi hai detto che tra i tuoi hobby

c’era quello di scrivere ai giornali

per tutti gli errori che trovavi

hai dovuto aprire un’altra casella email

e io allora ho pensato, forse l’ho fatto ad alta voce, 

che mi sarebbe tanto piaciuto, 

che ti fossi accorta dei miei errori

che li avessi presi uno alla volta

che li avessi fatti tuoi, per mostrarmi dove sbagliassi, 

e me li rispedissi, come lettere di carta, 

poco alla volta, con un tempo cadenzato, 

e aspettare poi

che io mi ricostruissi.

Torneremo ancora più avanti, 

Faremo un altro passo indietro

quando ancora tu non c’eri

e io prendevo di quei treni

al mattino quando ancora il mondo

era fumoso, e nelle carrozze scrivevo quelle poesie

che erano elenchi di verbi, all'infinito

perché così mi sentivo di andare

non c’era verso per capire

quando sarei giunto al capolinea

se non mi fossi mai deciso

a lasciare quei binari.

Torneremo primitivi

a scovarci tra le tane

a rintanarci nelle grotte

a parlarci intorno al fuoco

a rincorrerci tra l’erba alta 

a divorarci - belve selvatiche

e vivremo di morsi che cercano morsi

e zanne insanguinate

forse così potremo

un giorno poi,

finalmente

 ricominciare.

[Immagine di Lorenzo Gritti]