Che ne dici



Che ne dici
Se ti passo a prendere
E poi andiamo a fare la spesa
Però scendi dall’auto e mi aiuti
A parcheggiare
Che non so mai sistemarmi
In mezzo alle vite
degli altri

Che ne dici
Se compriamo cose inutili
E finisco per dirti che
Ci lasceremo quando
Le avremo finite tutte

Che ne dici
Se ti dico
Che senza di te
Non so dirti come mi sento
So solo che non so dirlo
E questo basta
(Penso tu abbia capito
Che vivo di definizioni)

Che ne dici
Se aspettiamo la notte
E spegniamo le luci
Girovaghiamo nel buio
Della mia casa vuota
E poi spostiamo i mobili
Sarà come vivere
Da tutt’altra parte
E ci scontreremo con gli spigoli delle cose
Perderemo l’equilibrio dell’abitudine

Che ne dici
Se ti chiedo di rimanere qui
E non è per il sesso
Per l’amore immaginato
Ma perché tu
Metti tutto in disordine
E in quel disordine
io mi trovo bene
e se dovessi perdere qualcosa
allora te lo chiederò
aderirò ai tuoi vizi
come i tuoi occhi, adesso
su questa mezza poesia
in cui vado a capo
perché non riesco a tenere unite
neanche due frasi
figurati due vite
- e tutta un'altra storia.

Che ne dici se ti accontenti
Di un finale ammaccato
Ma adesso che chiudi il foglio
Mi dici comunque
"Va tutto bene"
E quando chiuderai la porta di questa stanza
Rimarrai così, immobile
E mentre scriverò ancora
Saprò che ci sarai
Nel disordine notturno

Che abbiamo inventato
io e te.

(Che ne dici?)


[illustrazione di Giordano Poloni]

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