un manuale


vorrei andare in giro con un manuale di regole che mi hai regalato tu, tirarlo fuori al momento opportuno, quando mi si annebbia la mente e non so cosa fare, o come; un manuale in cui mi hai scritto quanti secondi bastano per guardare una persona in viso e quando diventano invece troppi; quante pedalate di differenza ci sono tra una risalita e una discesa, quanto tempo devo aspettare che il semaforo arrossisca prima di fermarmi e la maniera in cui devo alzare il braccio per chiamare tutti i taxi per portarmi lontano da qui; vorrei andare in giro con un manuale in cui c’è scritto il modo in cui si dice ciao in tutte le lingue del mondo, ma in nessuna lingua mi hai lasciato scritto come si dice addio, e infine mi hai lasciato scritto come dovrò aspettare l’estate che già soffia sulla spiaggia e sugli ultimi treni che corrono verso un’altra città - né la mia, né la tua - in cui tanti anni fa ci siamo persi nei libri capovolti sopra le panchine del centro e in una mostra di un pittore sconosciuto che ci ha insegnato a non voler desiderare sempre tutto, ma solo l’essenziale.
                                                    (senza sprechi)





(illustrazione di Giordano Poloni)


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