Avete rotto il caso - 66



Te lo ricordi quando passavamo le notti insieme, e io ero tutte le tue pareti - muri su cui schiantarsi addosso, con i pugni chiusi, senza farti male?
Chiudevamo i garage della città e ci intrufolavamo dentro, senza pensieri, con i libri negli occhi e la musica nelle orecchie - lì vorrei ritornare, per riprendere la nostra consapevole felicità e fasciarla nei momenti di oggi.
Ci scambiavamo le scarpe, camminavamo con due sinistre io e due destre tu, sotto i piedi i nostri desideri, così i miei erano un po' i tuoi e viceversa, e ora so che solo alcuni si sono avverati, altri perfino li abbiamo dimenticati; abbiamo perso alcune parole, gesti consueti, è triste perdere se stessi nei ricordi, ma è stato facile ri-trovarmi ancora.

(io che dicevo sempre niente che voleva dire tutto,
ancora oggi accade, sai?)

2 commenti:

  1. C'è tanta tenerezza in questo post, quasi come se fosse sussurrato, per dedicargli l'intimità che si deve a parole come queste.
    Bellissimo!

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  2. Ho letto qualche tuo post,saltando tra le varie date ma questo,questo è quello che ha attirato di più la mia attenzione,che mi ha trasmesso qualcosa reagendo con brividi,complimenti!

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