Il cielo si chiudeva sulle nostre teste come una cerniera
e noi ci stringevamo in silenzio le mani
per timore di non slacciarci via
- era troppo tardi e troppo presto per tornare a casa
e te l'avevo detto:
era un invito.
Spediscimi la mia storia al contrario,
comincia da adesso e poi a ritroso
riportami dove mi avevi trovato.
Avrei pazientemente aspettato lettere di carta
e cartoline spiegazzate
imbucate di fretta con una calligrafia
che ti dicevo sempre, avresti dovuto fare medicina:
io, farmacista, avrei saputo solo allora
le mie malattie, le infezioni, i traumi,
le eruzioni cutanee, i morbi virulenti
che solo tu avresti saputo riconoscere;
saresti stata medicina,
( tre volte al giorno, o come dicono qui, di otto in otto ore)
terapia illusoria
per tornare a casa
- se solo non fosse stato, anche allora troppo tardi e,
insieme, ancora troppo presto.
(illustrazione di Andrea Ucini)
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