Te lo ricordi quando passavamo le notti insieme, e io ero tutte le tue pareti - muri su cui schiantarsi addosso, con i pugni chiusi, senza farti male?
Chiudevamo i garage della città e ci intrufolavamo dentro, senza pensieri, con i libri negli occhi e la musica nelle orecchie - lì vorrei ritornare, per riprendere la nostra consapevole felicità e fasciarla nei momenti di oggi.
Ci scambiavamo le scarpe, camminavamo con due sinistre io e due destre tu, sotto i piedi i nostri desideri, così i miei erano un po' i tuoi e viceversa, e ora so che solo alcuni si sono avverati, altri perfino li abbiamo dimenticati; abbiamo perso alcune parole, gesti consueti, è triste perdere se stessi nei ricordi, ma è stato facile ri-trovarmi ancora.
(io che dicevo sempre niente che voleva dire tutto,
ancora oggi accade, sai?)
C'è tanta tenerezza in questo post, quasi come se fosse sussurrato, per dedicargli l'intimità che si deve a parole come queste.
RispondiEliminaBellissimo!
Ho letto qualche tuo post,saltando tra le varie date ma questo,questo è quello che ha attirato di più la mia attenzione,che mi ha trasmesso qualcosa reagendo con brividi,complimenti!
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